Il Pit Bull è un cane estremamente controverso:
- da un lato la sua popolarità e la sua diffusione sono in costante aumento;
- dall'altro la sua fama di Killer, sicuramente immeritata, incute paura ai meno appassionati.
Dunque..
Quali sono i reali pregi di questo animale? E quali i difetti? Cosa c'è dietro una razza, oltretutto neppure ufficialmente riconosciuta, che tanto fa parlare di sé?
Diciamo subito che il Pit Bull è oggi sicuramente un cane "di moda"; troppo diffuso rispetto alla cultura cinofila del nostro paese e alle reali capacità allevatorie italiane.
Si tratta di un cane non facile, non adatto a tutti, di un cane che è stato selezionato e addestrato nel tempo per essere aggressivo e ubbidiente.
E' PERCIO' UN'OTTIMA "ARMA DA DIFESA",
...ma come tutte le armi deve essere maneggiata solo da persone che la sanno usare e che la usano a proposito.
Pit Bull A.D.B.A. |
Nel nostro paese, dove ormai il Pit Bull è un cane discretamente diffuso, bisognerebbe dar vita a un'organizzazione che controlli allevatori e appassionati e che, con regole ben precise, vieti a persone non competenti di tenere in casa un Pit Bull come fosse un criceto russo.
A questa tesi si contrappone il fatto che il problema del Pit Bull è ormai un problema sociale, legato alle lotte fra cani (vietate) e al mondo delle scommesse clandestine e quindi della malavita organizzata; e questo in parte è vero...
Tuttavia ci chiediamo se eliminando il Pit Bull si risolverebbe il problema. Crediamo proprio di no; infatti chi organizza ring per la lotta tra cani e scommesse clandestine utilizzerebbe altri cani come il Cane Corso o il Rottweiler che in fatto di aggressività non sono da meno del Pit Bull. E allora il problema si riproporrebbe da capo solo con un altro cane come imputato.
Il Pit Bull non è un killer, non è un assassino che uccide perché si è svegliato nervoso.
come cane da guardia e difesa il Pit Bull non invidia nessuno alto cane: chi oserebbe discutere con un animale come in foto? |
E' un cane particolare, che anni di selezione hanno reso coraggioso, indomabile e molto aggressivo nei confronti degli altri cani e in generale di tutto ciò contro cui viene spinto ad attaccare.
Si tratta di un cane estremamente legato al padrone, capace di ubbidienza cieca e pronta e per questi motivi è un ottimo cane da guardia e difesa.
Il problema del Pit Bull è un problema di disinformazione e leggerezza.
Infatti non è un problema di cani, ma un problema di addestramento, che spesso e volentieri manca.
Che poi sia più facile trasformare in Killer un cane che già per indole è aggressivo e pugnace e che dispone di una struttura fisica costruita per combattere, che non un meticcio di piccola taglia e di carattere timido, è scontato. E la storia recente in questo senso ci da ragione, visto che casi di cani che hanno attaccato adulti e bambini si sono registrate per moltissime razze, dal "buono" Pastore Tedesco, al Dobermann (questi episodi spesso nascondono storie di animali addestrati per guardia e difesa e poi lasciate in mano a persone incompetenti).
Dunque, proprio questo è il punto fondamentale; la mancanza di una cultura cinofila che permetta di sottolineare con limpidezza i pregi e i difetti di una razza che proprio per le sue vecchie origini va DIFESA e RISPETTATA e non temuta.
Dobbiamo percorrere la strada di una selezione opposta a quella seguita oggi e cioè di una selezione che penalizzi i soggetti più aggressivi, senza tutta via snaturare la razza.
Questa strada è già seguita negli U.S.A. dove da almeno 30 - 40 generazioni di Pit Bull si sono differenziate due linee di selezione, una di cani da combattimento, più piccoli e aggressivi, attorno ai 22-23 kg, e una di cani "ingentiliti", sia nel comportamento che nelle linee morfologiche, ottimi cani da guardia e difesa, di taglia più grande anche oltre i 40 kg per i maschi.
In questa seconda direzione stanno ormai prendendo il sopravvento, nel gradimento degli allevatori, i soggetto Red Nose, con tartufo rosso e occhi chiari, con un mantelo che va dal bianco al color cioccolato, di taglia medio-grande e con la canna nasale leggermente più lunga degli altri Pit Bull.
Sulla stessa linea si stanno allineando anche gli allevatori che prediligono i soggetti extra large, di taglia grande, mantello variabile e indole decisamente più tranquilla pur restando sempre degli ottimi cani da guardia.
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